
Pau D’Arco, l’incredibile Rimedio delle Ande
Indice argomenti:
Lapacho, tabebuia impetiginosa, tecoma, Lapacho, tabebuia, utile in presenza di funghi, micosi, candidodisi, muffe, diuretica, immunostimolante, aiuta contro i radicali liberi, le affezioni della pelle, psoriasi, herpes, nel diabete (in questo caso consultare il proprio medico curante).
PAU D’ARCO ( Tabebuia o Tecoma), Lapacho, Tabebuia avellanedae, Tabebuia impetiginosa.
Varietà curative: Tabebuia heptaphyilla, impetiginosa e avellaanedae (Tecoma curialis)
Sinonimi: LAPHACOL Pau d’Arco, TECOMA CURIALIS, IPE ROXO, Tabebuia avellanedae, Lapacho Tabebuia impetiginosa, Pau d’Arco, Ipe Roxo, Taheebo, Lapacho.
Il Pau d’Arco è una pianta della famiglia delle Bignoniacee, originaria del Brasile, e diffusa in Sud America, Bolivia e Perù.
Gli indios dell’Amazzonia, utilizzano da secoli la corteccia dei rami come cura per le malattie infettive e degenerative. Grazie al botanico Valer Accorsi dell’università di Sao Paulo si deve la diffusione dell’uso a scopi terapeutici di questa corteccia.
In seguito il Pau d’Arco nel 1967 fu menzionato in Argentina dalle riviste come rimedio delle popolazioni di Tucuman ai piedi delle Ande per curare l’asma, il cancro, l’eczema, la leucemia ed i reumatismi, e si deve al botanico Argentino Teodoro Meyer ulteriori ricerche su questa pianta. I fiori sono gialli, con varietà rosa, rossa o purpurea, il frutto è una lunga capsula legnosa che contiene dei semi alati. Le parti utilizzate sono la corteccia del Pau d’Arco dai fiori rosa-purpurea.
Componenti del PAU D’ARCO
Nel Pau d’Arco sono presenti una grande quantità di naftochinoni dalle caretteristiche battericide, fungicide, antivirali, antiossidanti, immunostimolanti, antitumorali. La proprietà terapeutica è dovuta allo strato interno della corteccia della pianta che deve difendersi da virus, muffe, batteri ed avverse condizioni atmosferiche.
In questa pianta sono stati rilevati ben 18 naftochinoni tra cui il:
- Lapacholo. Utile nelle osteomielite, ovvero l’infiammazione delle ossa causata da batteri, con formazione di pus
- Beta-lapacholo
- Xyloidone
- Quercetina
- Carnosolo
- Tecomina
- Tumesterone
- Idoles
- Coenzima Q10
- Vitamina K
- Antrochinoni
- Saponine steroidee.
- Tabebuia heptaphylla che sembra inibisca l’assorbimento del glucosio nell’intestino e quindi si ritiene utile se si è in presenza di Diabete.
Altri componenti sono : Tannini, Flavonoidi, alcaloidi, saponine, chinoni, vitamina K2 menachinone, in concentrazione minore vitamina K3 menadione.
Il lapacholo ha quindi un’azione antinfiammatoria, antimicotica e antibatterica, attiva il sistema immunitario (linfociti e granulociti), e il beta-lupachione ad attività antivirale.
Utilizzo del PAU D’ARCO
Le proprietà del Pau d’Arco sono impiegate come antimutagenico, antidegenerativo, antiossidante, antiradicali, astringente, antifungino, antibatterico, batteriostatico, antiparassitario, antivirale, antinfiammatorio, analgesico, antimalarico, antinfettivo
Indicato per:
- Stomatite
- Problemi gastrointestinali (bocca, stomaco, fegato, intestino)
- Ulcere
- Malattie epatiche
- Diabete mellito
- Infezioni
- Influenza
- Raffreddore
- Problemi respiratori
- Candidosi
- Crtrite e malattie autoimmuni
- Reumatismi
- Eczema
- Psoriasi
- Sifilide
- Ulcere cutanee
- Piaghe
- Ferite
- Foruncoli
- Allergie
- Febbre
- Prostatite
- Disturbi circolatori
- Osteomielite
- Morbo di Parkinson.
Proprietà del PAU D’ARCO
Diuretica, sedativa, analgesica, decongestionante, antibiotica e cardiotonica, attività tonica e in grado di riattivare l’appetito.
E’ essenzialmente una pianta immunostimolante che normalizza i valori dei globuli bianchi.
E’ un potente tonico, immunostimolante, antimicotico, antisettico, antinfiammatorio. Si usa per contrastare gli effetti collaterali da chemioterapia, il Pau d’Arco per la candida, per il piede d’atleta, l’herpes, le infezioni da lieviti.
Il lapacholo è stato studiato per le sue proprietà anticancro, ha attività antimalarica (si tenga conto che gli immunostimolanti vanno somministrati con regolarità e continuità, o a intervalli regolari ), utile nel cancro (consultare il proprio medico curante), ulcera, diabete, reumatismi, cistiti, prostatiti, bronchiti, gastriti, disturbi di fegato, asma, gonorrea, ernia, malattie della pelle, allergie, eczemi, dermatite, ulcere della pelle, gastriti, infiammazioni intestinali, artrite, cistite ed infiammazioni genito-urinarie femminili.
Secondo alcune ricerche, l’impiego della corteccia di Pau d’Arco, elimina il dolore e stimola un aumento significativo dei globuli rossi, sembra essere di valido aiuto anche per una grande varietà di malattie che vanno dal diabete, all’ulcera, ai reumatismi, uricemia, ulcere varicose (unguento per uso esterno di Pau d’Arco per 16 settimane), affezioni della gola, della prostata, dello stomaco, nell’emicrania, nelle affezioni micotiche, acne, foruncoli, psoriasi, eruzioni cutanee, herpes zoster.
Il Pau d’Arco è utilizzato per trattare anche sindromi allergiche, patologie causate da lieviti e da funghi, dalla candida, dall’affaticamento cronico, e nelle malattie ambientali da accumulo di agenti tossici da inquinamento chimico, e in tutte quelle forme da immunodeficienza, indotta anche da farmaci, da chemioterapia o dalla pillola. Utile anche nei casi di affaticamento da spossatezza cronica.
Uso esterno del PAU D’ARCO
Le creme a base di estratto di lapacholo si utilizzano per le ustioni, per l’herpes, per i problemi di pelle, per le cisti cutanee, per le emorroidi, per i tagli, per le infiammazioni ( per ustioni fare delle spugnature con le infusioni del preparato, sotto controllo medico se le ustioni sono gravi ed estese), si può usare l’infusione per irrigazioni vaginali esterne.
Specie botaniche del PAU D’ARCO
In Brasile si trova la varietà Pau d’Arco ipè-roxo (rosso-viola), la pianta nazionale è il Tabebuia serratifolia con fiori gialli, nel Salvador la Tabebuia rosea con i fiori che vanno dal rosa al viola, nell’Equador la Tabebuia chrysantha, nel Paraguay la Tabebuia heptaphylla, nel Venezuela la Tabebuia billbergi, nelle Isole Vergini e nelle Bahamas la Tecoma stans (medicamento antidiabetico) con campanule gialle in Argentina la Tabebuia impetiginosa che fiorisce da maggio a giugno con grandi grappoli di fiori rosa intenso.
Le varietà utilizzate a fini medicinali sono la Tabebuia avellanadeae (in onore del generale Argentino), la Heptaphylla, la roseo-alba, la impetiginosa. Altre specie sono la roble colorado.
PAU D’ARCO controindicazioni
Non si segnalano controindicazioni, cautela solo in gravidanza e allattamento (sono ancora in corso studi approfonditi della pianta) non superare le dosi consigliate altrimenti il sovra dosaggio può indurre nausea.
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