PASSO n°1: Idratare l’Organismo​

L’Acqua, lo sappiamo, è all’origine della vita sul nostro pianeta.

Introdurre nell’organismo acqua di buona qualità è un fattore d’importanza nodale per sostenere e rinsaldare il proprio stato di salute. Per tutta la durata della nostra vita, infatti, l’acqua è indispensabile ad ogni singola cellula che compone il nostro corpo.

Al momento della nascita l’organismo umano è composto per un 80% di acqua, mentre in un individuo adulto lo è per un 70%. L’organo con cui pensiamo, il cervello, è composto d’acqua per un 90% ed è pertanto sensibilissimo alla disidratazione. Con l’aumentare dell’età la percentuale d’acqua nell’organismo scende fino al 60-65%; questo dato evidenzia che l’invecchiamento altro non è se non un processo di perdita di liquidi, tanto extra come intracellulari.

Il fabbisogno fisiologico di acqua si calcola intorno ai 30–40 ml per chilo di massa corporea in un giorno.
Il ruolo svolto dall’acqua nel nostro organismo è di grandissima importanza, poiché è proprio in acqua che avvengono tutti i processi metabolici. 

Il sangue, la linfa, il liquido interstiziale e intracellulare, la saliva, il sudore, il succo gastrico, la bile, le urine – ecco
svariati esempi di acqua in cui sono disciolti diversi sali minerali.

Un volume d’acqua costante e una concentrazione salina costante nei rispettivi liquidi organici conducono a una serie di conseguenze positive: l’ambiente interno dell’organismo permane nel giusto equilibrio idrosalino, si garantisce il trasporto delle sostanze benefiche a ogni cellula, le riserve energetiche sono maggiori, l’evacuazione dei prodotti di scarto avviene rapidamente e i processi rigenerativi sono più rapidi.

Le bevande largamente diffuse, come le bibite gassate e le bevande a gradazione alcolica, insieme al caffè, il tè e i succhi di frutta confezionati, contengono edulcoranti, coloranti e additivi di varia sorta, i quali facilitano piuttosto che limitare la perdita di liquidi, comportando in realtà un’alterazione dell’equilibrio idrosalino e provocando seri disturbi.

1. L’acqua deve essere assolutamente pura e potabile. Non deve contenere cloro e suoi composti organici, né sali di metalli pesanti, nitrati, nitriti, pesticidi, xenobiotici, batteri, virus o parassiti.

2. Per poter “idratare” la cellula, l’acqua deve essere facilmente assorbibile. Ciò sta a significare che il suo grado di tensione superficiale dev’essere di circa 45 din/cm. L’acqua corrente ha un grado di tensione superficiale di 73 din/cm. L’organismo spende molta energia per ridurre la tensione superficiale da 73 din/cm fino ai necessari 45 din/cm;
questo avviene affinché le sostanze nutritive possano attraversare la membrana cellulare, e quelle tossiche essere espulse all’esterno. A tal proposito, se si vuol misurare la propria condizione acidoalcalina è sufficiente effettuare un test del pH della saliva. Per fare ciò occorre bagnare con la propria saliva, circa due ore dopo il pasto, un pezzettino di cartina al tornasole e porla quindi sulla relativa scala graduata e trovare la piena corrispondenza dei colori. Potrete così stabilire in quale zona è compreso il pH della vostra saliva. Questo esperimento mostrerà quali condizioni state creando per il vostro organismo.

3. L’acqua deve avere un pH neutro: pH= 7-8. Ciò permette di mantenere l’equilibrio acido-alcalinico dei liquidi nel nostro organismo, poiché i principali liquidi organici presentano una reazione leggermente alcalina. Se si abbassa il grado alcalino di
questi ambienti si alterano i processi biochimici, l’organismo si acidifica, si sviluppano le malattie, i parassiti, i virus e i funghi. I valori pH accettabili variano da 7,38 a 7,43. Il premio Nobel Otto Warburg (*) dimostrò che in presenza di un pH pari a 7,43 le cellule tumorali non si sviluppano. Mentre i suoi seguaci dimostrarono in seguito che in un ambiente con quel grado di pH non si sviluppano neanche parassiti, virus e funghi.

4. Il potenziale ossidoriduttivo (potenziale RedOx). La differenza di potenziale RedOx tra l’interno all’organismo umano (da -100 a -150 mV) e l’acqua potabile (da +150 a +400 mV) rende evidente che l’organismo deve spendere energia per cambiare il potenziale dell’acqua che entra, e così facendo soffre di un costante calo energetico. L’organismo si
logora, invecchia, e le funzioni degli organi vitali risultano ostacolate. Al contrario, utilizzando esclusivamente acqua mineralizzata pura a un pH 7-8, con carica negativa e bassa tensione superficiale, avviene al contrario un miglioramento dei processi metabolici.

5. L’acqua dev’essere strutturata. E’ dimostrato infatti che l’acqua è in grado di portare in sé tanto un’informazione positiva quanto una negativa, e questo tipo di informazione ha un’influenza sull’organismo. L’acqua che passa solitamente attraverso le condutture idriche porta con sé un’informazione negativa. Il passaggio di questa informazione
negativa alla cellula altera quindi le sue caratteristiche bioenergetiche. La strutturazione
dell’acqua permette di cancellare quell’impronta d’informazione negativa.

6. L’acqua deve essere leggermente mineralizzata per poter mantenere la composizione elettrolitica dei liquidi organici. Nel 99% dei casi la principale causa per cui si contrae una malattia è l’acidificazione organica. Se invece riportiamo a normalità il pH possiamo dare soluzione a moltissimi problemi; purtroppo però molti continuano ad inquinare l’ambiente acquoso del proprio organismo.

(*) Otto Warburg (1883-1970), un biochimico di origine tedesca, medico fisiologo, considerato uno degli studiosi di citologia (la scienza che studia la cellula) del ventesimo secolo di maggior rilievo, passò ventiquattro anni della sua vita a studiare la natura del cancro, e nel 1931 fu insignito del premio Nobel per la chimica per aver dimostrato che il processo di sviluppo del cancro è anaerobico. Ciò significa che il cancro si sviluppa solo quando l’organismo soffre un deficit di ossigeno nel sangue. Ed è proprio la carenza d’ossigeno a rendere acidi i liquidi dell’organismo. Un ambiente alcalino previene l’insorgenza del cancro. Nel 1967 Warburg lavorò ad una ricerca sulla possibilità di prevenzione del cancro con l’aiuto del calcio ed ottenne risultati strabilianti di regressione di tumori.

Proprio per tale ragione l’impiego in quantità sufficiente di acqua di corallo (fonte di calcio) di ottima qualità è una delle condizioni più importanti per consentire all’organismo di funzionare regolarmente, quindi, in altre parole, di recuperare e mantenere un buono stato di salute. Il prodotto Coral Mine facilita questo compito migliorando le qualità fisico-chimiche dell’acqua, arricchendola di un complesso di sali minerali e vitamine indispensabili al normale svolgimento delle attività vitali, e stabilizzando l’equilibrio acido-alcalino, con un’azione benefica su tutto l’organismo. L’impiego quotidiano di Coral Mine favorisce il raggiungimento di un valore pH ottimale negli ambienti acquosi dell’organismo.

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